engraving on glass, variable dimensions
Le lastre di vetro sono sagomate a forma di teste umane appartenenti a personaggi considerati dai media di successo o anonimi. Le teste sono incise con un dettaglio significativo, selezionato dalla mia collezione di immagini: riviste, giornali, fotografie personali e schizzi. Questi disegni, come collages incisi, fanno esperienza di una nuova vita imprevedibile nei media originali. È una sorta di Wunderkammer visuale fatta di solitudini centralizzate, una comunità di personaggi levitanti, collegati tra loro solo da una fragile ragnatela. Perpetuum Mobile si prefigura di rintracciare nell’Umano il Motore Perpetuo. Se in natura quest’ultimo è individuato nell’infinitamente grande – come nelle Galassie e infinitamente piccolo – come nell’atomo, nell’Uomo può essere rintracciato nella creatività della mente.
Il progetto è tuttora in evoluzione e si è articolato in varie strutture installative: Carousel (2013) disegna una cascata di sagome dedicata agli aspetti del fragile e dell’effimero; Hic et nunc (2015 e 2018) traccia un arco di trionfo sospeso nello spazio, metafora della cosmologia e del desiderio perpetuo di scoperta e ricerca tipico della natura umana. L’opera è dedicata al fisico italiano Ettore Majorana, scomparso in circostanze sconosciute. Majorana ha l’autorità di un genio perché, mosso dalla propria coscienza, ha fatto una scelta audace: tramite la sua fuga, ha probabilmente cercato di proteggere il mondo intero dalle implicazioni catastrofiche dei suoi studi sull’atomo e sull’energia nucleare, rinunciando al proprio brillante destino e scegliendo di vivere nell’anonimato.